Emozioni e trading - 4  
Oggi ci occuperemo della "rabbia". 

"La rabbia ci rende ciechi", dice un detto popolare, se i è ciechi non si vede e, quindi, si commettono errori, è evidente, quasi banale... infatti non è solo questo.
La nostra attenzione, se ricordate, va all'emozione che si prova quando l'operazione è stata chiusa in perdita, quindi, se vogliamo, l'errore è stato già commesso. La rabbia che si può provare allora diventa un effetto, non la causa dell'errore e ci da la "lettura" che noi facciamo di quell'errore. 

Provare rabbia, in termini di psicologia cognitiva, significa "sentire" di aver subito un torto o un'ingiustizia; attribuire a qualcuno diverso da noi le conseguenze (negative) di qualcosa. Anche in questo caso che l'ingiustizia o il torto siano reali o meno, poco importa ai fini emotivi.
Se il torto o l'ingiustizia sono reali, ben venga la rabbia, ma nel trading, la responsabilità dei nostri errori è solo nostra e prendersela con qualcuno o qualcosa, la cui misura è appunto la rabbia, significa mettere in atto, per dirla alla Freud, i meccanismi di difesa di negazione e proiezione, significa l'incapacità di prendersi le proprie responsabilità e le relative conseguenze. Significa l'impossibilità di tollerare la frustrazione che deriva dalla semplice accettazione di aver commesso un errore senza per questo sentirsi "meno capace", l'incapacità quindi di avere una visone di sé che tenga conto anche della possibilità di fare errori. 
E' evidente che una tale narcisistica e ipertrofica visione di sé non può essere che di ostacolo nelle proprie performances, siano esse operazioni di Borsa o altro. 
La "negazione" dei propri errori e la "proiezione" su altri degli stessi impedisce quel basilare processo di apprendimento che è alla base del comportamento umano di "apprendere dall'esperienza" che significa avere la capacità di riconoscere, con un profondo senso di umiltà verso noi stessi, i propri errori... e non per colpevolizzarsi o denigrarsi, ma con l'unico scopo di migliorarsi cercando di evitare di commetterne in futuro.
Da quanto sopra è evidente che provare rabbia in modo costante ed intenso durante il trading è forse "l'indice" più importante riguardo un atteggiamento di fondo verso lo stesso non solo sbagliato ma molto pericoloso in quanto non attribuirsi la responsabilità della perdita fa sì che queste (le perdite) non vengano messe "nel bilancio" delle proprie operazioni: a nessuno verrebbe in mente di mettere sotto la voce "uscita" del proprio "budget" l'eventuale furto subito di dieci milioni... o no?!

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