I meccanismi di difesa - 9  
Con l'ultimo intervento abbiamo terminato le riflessioni sul primo gruppo, quello delle difese narcisistiche.
Il naturale sviluppo del nostro discorso, così come anticipato ormai più di qualche settimana fa, ci porta inevitabilmente a crescere un po'... ad abbandonare le posizioni confuse ma relativamente tranquille, almeno a livello emozionale, del "mondo narcisistico" e ci avvicina alla consapevolezza delle responsabilità del "mondo degli adulti".
Ci "avviciniamo" a questo (il mondo degli adulti) ma la strada da fare per raggiungerlo è ancora lunga. 

Fermando la nostra attenzione alle "difese immature", ci accorgiamo facilmente infatti di trovarci, con questo gruppo di "meccanismi", in quel "momento di passaggio" tra infanzia ed età adulta che è tipico della pre-adolescenza e dell'adolescenza: quel periodo caratterizzato dalla presenza del mondo della scuola in tutte le sue tappe come principale riferimento di socializzazione e di crescita dell'individuo. 
E' questo il momento in cui si è ormai giunti alla consapevolezza di "Sé" come "diverso ed estranei dell'altro", però non si è ancora ben capito il perché... e soprattutto si cominciano a cogliere le contraddizioni tra sensazioni psicologiche e percezioni fisiche (il "mal di pancia" che sopraggiunge in alcuni bambini ogni mattina al momento di dover lasciare il caldo rifugio del letto per recarsi a scuola ne è un esempio)...
Dalla confusione Sé-altro si passa quindi a quelle Corpo-mente, salute-malattia, fantasia-relatà...

Il tempo passa e quando il tempo passa è inevitabile registrare dei cambiamenti nel nostro modo di vivere e reagire alle gioie e dolori della vita che ci circonda. 

Sono talmente tante, a ben pensarci, soprattutto le seconde che difficilmente si riesce a capire come si possa decidere (e del tutto volontariamente) di aggiungere ad esse quelle di un mondo così "strano" come quello dei Mercati Finanziari. Un mondo dove i "numeri" li fanno inevitabilmente quelli che giocano veramente... un bel gioco... tipo il golf: si fa di tutto per centrare la buca... peccato che non chiedano mai se disturba troppo fare la parte della pallina...
Si viene sbattuti a destra e sinistra, con la leggerezza di una piuma... eppure un certo "peso" si pensava di averlo ed invece alla fine ci si accorge che l'unico peso possibile è quello della attrazione di gravità che, soprattutto nei Mercati a termine costringe inevitabilmente a terra. 
"A terra" come il nostro umore... e non solo quello. 
Dove sono finite le piacevoli sensazioni fisiche dei giorni precedenti quando "la vittoria" era, se non certa, altamente probabile, quando ci si sentiva eterei in alto e "senza peso", quasi niente e nessuno potesse fermare il "volo"? quelle sensazioni - dicevo - col passare dei giorni hanno lasciato il posto ad una tensione... sempre maggiore e tanto più forte quanto più velocemente il "riacquistare peso" inizia a far precipitare il volo verso il basso: ci si accorge solo allora dell'apparenza del volo... non altro che una parabola giunta al culmine, una "sensazione di volare" data dalle ultime forze impresse dallo strumento vibrato... vibrato da altri, quindi non "volo di forza propria". 

Il trascorrere del tempo finisce la parabola e le tensioni del "volo discendente" lasciano il posto ai malori delle ritrovate vertigini, quando si ha la percezione fisica del movimento ma la consapevolezza dell'essere fermi, una dissonanza questa sempre mal tollerata: come è molto più facile immaginare allora di volare ...
... chiudiamo gli occhi ed ecco, il volo ricomincia...

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