I meccanismi di difesa - 6 | |
Quindi...
...stiamo sviluppando il nostro grafico, lo vediamo disegnarsi quasi da solo sul nostro monitor, con le sue barrette colorate. Cerchiamo di dargli un senso o, meglio, che "lui ci parli", che ci dica qualcosa... che possa darci indicazioni su quale sarà la futura direzione. E' curioso che questo avvenga non solo prima di essere "entrati" nel mercato, prima di aprire una "posizione" intendo, ma anche e soprattutto dopo. Voi mi direte: "Come curioso... è naturale, devo controllare il mio investimento". Certo, detta così avete ragione, ma non era questo che intendevo. Come al solito, prima che i miei pensieri si ingarbuglino completamente fra le sinapsi dei miei neuroni cerco di spiegarmi meglio: E' logico e naturale che si torni periodicamente ad osservare "come sta andando" il nostro investimento, meno logico che si cerchi di "volere conferme" che questo stia andando bene... Non mi sembra di essermi spiegato abbastanza, quindi riprovo: Dunque, Io mi metto davanti al mio grafico colorato, "leggo" i parametri studiati e "vedo" che ci sono delle buone prospettive perché l'indice salga, ... una salita non rapida, il rialzo dovrebbe essere così abbastanza affidabile, ho una mia idea sul rapporto tra velocità e movimento... apro una posizione lunga. Il giorno dopo (1) Vado a vedere come sta andando il mio investimento: l'indice è salito dello 0,8 %, sui massimi della giornata, escursione min/max relativamente contenuta, trovo tutte le conferme alle mie previsioni. Passa un altro giorno e poi un altro ed un altro ancora... tutto sta andando come previsto. Una sera, apro il grafico e mi accorgo che l'indice è sceso dell'1,8% ed è sui minimi della giornata... Come continua la storia? Vediamo, abbiamo tre possibilità: 1. Entro in fibrillazione, comincio a sudare, faccio tutti i conti di quanto sono in guadagno, di quanto ho "perso" quel giorno, di quanto non avrei perso se avessi guardato prima il monitor, inizio a ripetermi quanto sia stato sciocco non averci pensato (alla necessità di una correzione dopo tutti quei rialzi), quanto sia stato stupido per... Vado avanti così tutta la notte aspettando la mattina per chiudere la posizione. 2. Leggo la diminuzione dell'indice come una necessaria correzione... i parametri sono ancora "quasi tutti" al rialzo quindi non ho niente da temere... anzi, "...domani dopo la correzione di oggi, sai come risale??!!" 3. Leggo come fine del movimento di moderato rialzo la pesante correzione con aumento evidente delle escursioni min/max... d'altra parte prima o poi doveva finire no? Anzi, lo stavo quasi aspettando qualche segnale di inversione... ed un segnale di inversione presuppone sempre una "perdita", o, per dirla meglio, "una diminuzione del potenziale guadagno in essere", altrimenti che segnale di inversione è? Ecco, la seconda
possibilità è la messa in atto del meccanismo di difesa della
"Negazione" che, come forse qualcuno di voi aveva intuito, è l'oggetto
dell'intervento di questa settimana. Negazione della realtà quindi,
quella realtà, nel nostro caso, invece evidente nella analisi della
terza possibilità... Una realtà che deve essere immaginata
e prevista già all'inizio, prima di aprire ogni qualsiasi posizione.
Non solo stabilendo precise strategie di stop-loss, ma anche precisi criteri
di stop-trading, altrimenti si corre il serio rischio di mettere in atto
la Negazione quasi inconsapevolmente, per difenderci dall'ansia dell'incerto,
dell'imprevisto, del non sapere che fare e, soprattutto non sapere perché...
(cfr posizione 1)
(1) Non è un caso che abbia scelto la "periodicità giornaliera" per la verifica dello "stato dei fatti"...frequenze inferiori (da un'ora fino ad arrivare al realtime) mi stressano troppo ed il "mio" strizzacervelli dice ne abbiamo già troppi di sorgenti di stress che aggiungerne anche altre non sia proprio il caso. (2) Non-utilità intesa quando applichiamo in modo costante e continuato il "Mdd". In "casi di emergenza" o "imprevisti", invece, il Mdd è, non solo utilie, ma indispensabile. (3) La "perplessità" che ho voluto inserire in conclusione di questo intervento è determinata dalla necessità di lasciare aperto "a livello mentale" il discorso sulla "confusione" di motivazioni e significati che ha il trading per ognuno di noi... ci torneremo quando parleremo del "trading come espressione del proprio modo di essere". |
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