Abbiamo
definito i contorni, i confini della spazio all'interno del quale ci inoltriamo
per le nostre riflessioni.
A questo punto
dovrebbe essere chiaro quindi che se parliamo di "distorsione", ad esempio,
ci riferiamo ad una difesa del gruppo "Narcisistico"... problematico, certo,
ma sempre "fase di sviluppo"... una "tensione a muoversi" che trova degli
incomprensibili ostacoli (almeno apparentemente tali) alla sua naturale
evoluzione. Le difese di questo gruppo hanno, comunque, insite in loro,
la voglia di muoversi che, come una molla "contratta", quando giustamente
incanalate, portano rapidamente alle fasi successive di "sviluppo maturo"....
Sento il trader
che è in voi "scalpitare", chiedersi e chiedere: "Sì, sì...
allora?"
Non voglio
indugiare oltre in questa "cornice" e passo rapidamente ad evidenziare
le applicazioni che tale discorso può avere per la nostra "professione
trader:
1. DISTORSIONE
"La realtà
esterna è grossolanamente rimodellata per soddisfare le necessità
interne - compresi convinzioni megalomaniche irrealistiche (...) - e viene
usata per sostenere sentimenti di superiorità o di pretesa deliranti"
(1) o - aggiungo io - per controllare l'ansia rispetto alle proprie procedure
di analisi e previsione futura... ed ecco che, finalmente dirà qualcuno,
siamo arrivati "a Bomba".
Di "rimodellamenti"
della realtà esterna, l'analisi, quella tecnica, ne è fin
troppo piena...
Se assumiamo
come "realtà" il valore, il prezzo vero ("reale", appunto), dell'oggetto
della nostra analisi (quotazione azionaria del titolo "XYZ" o valore dell'Indice
di riferimento) possiamo facilmente renderci conto come tutti, o quasi,
gli indicatori usati nella nostra quotidiana "analisi tecnica" non sono
altro che una distorsione della realtà esterna.
Pensiamo al
concetto di "Media mobile" in tutte le sue varianti (semplice, esponenziale,
pesata ecc) ed estensioni (a 3gg, a5gg a 7gg... a 50gg ecc) e che dire
poi di Momentum, RSI, Ad-line, Bollinger e chi più ne ha più
ne metta...
... Non voglio
certo dire che tutte queste procedure siano inutili e "false" (false rispetto
a cosa poi...), quello che voglio dire è che forse parte del loro
successo lo devono alla loro capacità di "soddisfare la necessità
interna e tranquilizzarsi" rispetto alla possibilità che la realtà
futura possa andare nella direzione da noi prevista... Vedete, eccolo il
paradosso svilupparsi davanti ai nostri occhi in tutta la sua grandezza:
non siamo noi a dover modificare in modo plastico le nostre previsioni
ed "adeguarci" agli imprevedibili sviluppi della realtà esterna
ma è lei a doversi adeguare a noi e lo fa attraverso la elasticità
dei suoi "indicatori"...
Un esempio
potrà servire a chiarire meglio cosa voglio dire:
Ipotizziamo
di essere "ribassisti" (viste le ultime "evoluzioni" dei giorni scorsi
non ci vuole molto...). Abbiamo svolto la nostra analisi rispetto alla
Media mobile (MM) a 5 gg, semplice, che l'indice (il FIB30) ha "tagliato"
l'8 Ottobre scorso... Ipotizziamo ora che il Fib lunedì fermi la
sua discesa e torni a salire tornando, magari martedì, sopra la
sua MMa5, quale sarà la nostra reazione? In teoria, secondo logica
dovremmo dire "il ribasso è finito", "si torna a salire, ma quanti
di voi, onestamente, non saranno piuttosto tentati di modificare l'estensione
della prima MM a 5 allungandola, a10 o magari a 20 e dire, così:
"no, il ribasso ancora non è finito, siamo in pull-back e poi si
torna a scendere...".
Ecco, vedete,
la nostra realtà "distorta", rappresentata dalla Media mobile finisce
con l'essere, grazie alla sua "plasticita", un tranquillante rispetto all'ansia
relativa all'ipotesi di esserci sbagliati rispetto al "ribasso" che quindi
in soldi che in esso abbiamo riposto non sono ancora del tutto persi...
L'esempio
appena fatto per la "Media Mobile" può facilmente essere "reimpostato"
per quasi tutti gli altri tipi di indicatori conosciuti ed usati (dico
quasi solo per lasciare aperta la possibilità al dubbio, ma personalmente
penso che il discorso vale proprio per tutti, senza il "quasi").
A questo punto,
tre ultime considerazioni:
1. E' necessario
"riscoprire" l'uso ed il significato degli strumenti che normalmente usiamo
per l'analisi: un modo per "leggere" e "capire" la storia e non per "predire"
il futuro...
2. Qualsiasi
strategia noi facciamo rispetto alle possibilità degli sviluppi
futuri deve contenere "in automatico" le scelte e gli interventi da attuare
anche e soprattutto se le cose non vanno come da noi previsto, lasciando
le riflessioni sui "come" e "perché" ci siamo sbagliati ad un altro
momento, quando avremo recuperato quella calma e capacità di ragionamento
che possediamo solo, e sottolineo solo, siamo "fuori" dal mercato.
3. Dall'esempio
fatto è chiaro, almeno spero, il significato "anti-ansia" del meccanismo
di Distorsione appena descritto... dovrebbe essere altrettanto chiaro la
sua "temporaneità" nel senso che, passando le ore ed i giorni (se
effettivamente il mercato ci "va contro" e noi siamo lì, inermi
ma tranquilli, ad osservarlo), l'ansia scompare da sé insieme ai
soldi del nostro investimento lasciando il posto ad una sensazione di vuoto
e ad un'amarezza che è possibile colmare solo con l'ipotesi di un
nuovo trading vincente, ma forse così pensando stiamo già
mettendo in atto un altro di questi famigerati "meccanismi di difesa"
Un consiglio:
Per evitare
di perdere di vista che la realtà, quella vera, è solo e
sempre il grafico dei prezzi, diamo ad essa uno "spessore" maggiore rispetto
a tutte le altre linee che riempiono, spesso in maniera caotica, il nostro
grafico, in modo da sottolinearci sempre che quella, e solo quella, è
la realtà che deve essere sempre al centro dei nostri "pensieri"... |