I meccanismi di difesa - 17  
"Razionalizzazione", ecco di cosa parleremo oggi e con essa termineremo il gruppo dei "Meccanismi" nevrotici... disturbanti oltre che per il fatto di non portarci da nessuna parte (se non placare almeno un poco l'ansia relativa all'evento cui si riferiscono), anche perché tendono a darci una lettura della realtà distorta e del tutto personale... nevrotica appunto! 

Qualcuno potrebbe obiettare: "Ma non è sempre così? Cioè non è sempre 'personale' e 'soggettiva' il modo con cui diamo significato a ciò che ci circonda? Perché lo definisci nevrotico questo modo di fare?"... E' vero, il concetto di nevrotico infatti si riferisce più al termine "distorto" che a quello di "personale"... anzi a tutt'e due messi insieme...insomma: al "personale modo distorto" di leggere e dare significati... 

Non chiedetemi di più in poche righe, correrei il rischio di farle diventare "tante" queste "poche" righe e, soprattutto, di allontanarmi da quello che è il tema di oggi, la razionalizzazione: 

RAZIONALIZZAZIONE: "La persona offre spiegazioni razionali per tentare di giustificare atteggiamenti, opinioni o comportamenti che possono essere altrimenti inaccettabili. Questi motivi sottostanti sono di solito determinati dall'istinto" (1) 

A leggere bene questo è il "principe" dei meccanismi... non per l'importanza assunta ma perché al suo interno è possibile intravedere l'essenza stessa ed il significato di "difesa" così come da noi assunto: difesa dall'emotività, quindi, riduzione del comportamento e dei suoi significati alla sola componente razionale. 

Questo comportamento assunto, quello della razionalizzazione intendo, tende "liberarci" non solo dai "fastidiosi" frammenti emotivi dell'esperienza, ma anche ad affrancare il giudizio nostro verso noi stessi rispetto a "pericolose" (2) cadute della propria immagine rispetto sé stessi... della propria autostima insomma. 
Questo della stima di sé è un discorso che ci porterebbe lontano e che, per la sua valenza, riprenderemo in seguito... manteniamo quindi l'attenzione solo sull'aspetto di "difesa" della Razionalizzazione... 

Cerchiamo di concretizzare il discorso... 

L'impressione è che questo meccanismo sia talmente diffuso nel mondo che ci circonda (quello dei Mercati Finanziari e del Trading), che sia veramente difficile da "isolare".
In pratica, ritengo che ogni volta che le cose non vanno come sono state pensate la Razionalizzazione viene "chiamata in causa", soprattutto da coloro che, per lavoro o per piacere personale, sono tenuti a dover esprimersi in anticipo su eventuali movimenti futuri degli andamenti borsistici... Ogni volta danno delle spiegazioni - razionali, aggiungo io - ad un evento che, in quanto frutto del comportamento di una moltitudine di persone, impedisce qualsiasi spiegazione così finisce che la stessa (spiegazione) finisce per essere data sia a "spiegare" un fatto sia a "spiegarne l'opposto"... come finirà con la storia dei Tassi di interesse o, per essere più attuali, con la debolezza dell'Euro... Se le Borse saliranno è perché l'Euro debole favorisce l'esportazione se scenderanno è perché lo stesso (Euro debole) diminuisce la produzione... in pratica si finisce per non aver spiegato nulla però non si è stati costretti a doversi mettere con il cuore in mano di fronte a sé stessi e dirsi sinceramente: "ma è mai possibile spiegare l'inspiegabile?".
Al momentaneo senso di smarrimento che ciò significherebbe, se ne ricaverebbe un'enorme ricchezza personale (che sarebbe facilmente trasformata in "tensione operativa") quella della semplice regola di affidarsi a chiari segnali di "salita" o di "discesa" senza voler avere la pretesa di "anticipare" il Mercato o (anticipare) l'inversione di tendenza negativa di titoli in evidente "trend calante"... Significherebbe, è vero, accodarsi al comportamento della massa... ma è proprio questa la forza di questa strategia... E' vero, si dice: "compra quando tutti vendono e vendi quando tutti comprano" ma questa strategia vale per visioni di mercato lunghe anni... decenni... Sicuramente (con tutti i limiti che questo termine comporta in questo campo) comprare Titoli in evidente stato di "abbandono" alla lunga darebbe grandi soddisfazioni ma bisognerebbe avere, nello stesso tempo la possibilità (liquidità) di non finire per trascurare altri Titoli "In trend" che le stesse soddisfazioni "rischierebbero" di darcele in molto meno tempo... Alla fine si finisce o di comprare l'intero listino con i dovuti "pesi" (magari si potesse, allora sì che l'obiettivo della "replicazione dell'Indice" sarebbe raggiunto), o con il solito (3) problema di scelta... Scegliere quale titolo... scegliere quale tipo di trend... scegliere quale Mercato... scegliere, forse infine, se come hobby sia meglio il trading o chissà forse casa altro ancora... 

Pietro Di Paolo 

(1) "Psichiatria, manuale di scienze del comportamento e psichiatria clinica", H.I. Kaplan,B. J. Sadock, J. A. Grebb, Centro Scientifico Internazionale. 

(2) "Pericoloso" solo alla luce della "costruzione nevrotica" qui in osservazione... in realtà a volte, per non dire spesso, superata la frustrazione, ne usciremmo cresciuti... magari meno "pieni" di noi stessi, un po' più umili... sicuramente con i piedi "un po' più in terra" e, sicuramente ancora, migliori. 

(3) Il problema della Scelta e delle relative conseguenze nei vari campi (affetti, lavorativo ecc ) è uno dei più pervasivi verso cui "tendono" la maggioranza delle quotidiane problematiche di ognuno...

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