I meccanismi di difesa - 18  
Con questi due ultimi "Meccanismi" iniziamo il capitolo delle "difese mature" e, nello stesso tempo, terminiamo questo lungo discorso sui Meccanismi di difesa nel trading, per la verità molto più lungo di quanto anch'io avessi previsto, ... 

SUBLIMAZIONE: "La gratificazione degli impulsi e la ritenzione degli scopi viene raggiunta, ma il proposito o l'oggetto vengono spostati da qualcosa che avrebbe potuto essere socialmente reprensibile a qualcosa di socialmente accettabile. La sublimazione permette di incanalare gli istinti, piuttosto che bloccarli o dirottarli. I sentimenti sono riconosciuti, modificati e diretti verso un oggetto o uno scopo significativo, e si ha una modesta soddisfazione degli impulsi" (1) 

Se ricordiamo l'inizio, il significato dei Meccanismi di difesa era quello di permettere la "gestione psicologica" dell'emozione negativa legata ad esperienze spiacevoli, in particolare nel nostro caso nel trading. Gestione che fino ad oggi (cioè utilizzando i meccanismi su cui ci siamo dilungati fino ad oggi) avveniva attraverso il misconoscimento della stessa (emozione negativa) proprio grazie ad essi (i meccanismi).
Ora invece le cose vanno in modo diverso... l'emozione è presente, possiamo sentirla, ne abbiamo consapevolezza tuttavia riusciamo a sopportarla nella sua valenza negativa perché abbiamo un altro scopo, positivo e complementare, la cui emozione positiva di soddisfazione va a bilanciare la valenza negativa della prima... complementare, abbiamo detto, e ciò è fondamentale perché per esistere, la seconda emozione (quella positiva) ha bisogno della prima (quella negativa): questa è la "sublimazione", appunto! 

Come al solito cerchiamo di aiutarci con un esempio per aumentare la comprensione del concetto e, soprattutto, per portare il discorso un po' più vicino al trading visto che, come al solito, la mia voglia di comunicare è tanta che tendo e divagare e molto... 

... Siamo alle prese con il nostro trading che, giorno dopo giorno, ci "porta a casa" diverse perdite, anzi, ad un certo punto, le perdite sono maggiori delle vincite ed iniziamo ad "intaccare" il capitale così faticosamente messo da parte... il nostro stato emotivo ne risente ma noi non ne siamo consapevoli perché riusciamo a "tenerlo a bada" grazie ai nostri meccanismi: oggi negazione, domani spostamento, domani ancora fantasia schizoide, poi di nuovo spostamento e così via... Ad un certo punto però, quasi all'improvviso (2) iniziamo a sentirla, la tristezza relativa alla perdita così come la paura che questa possa ripetersi. 
Sono emozioni forti e dolorose, difficili da sopportare tanto che siamo sul punto di ... ed ecco a questo punto farsi larga forte e prepotente la "sublimazione": è vero, siamo tristi per le perdite dovute ai nostri errore ma se riuscissimo, ad esempio, proprio grazie ad essi ad evitare che altri possano vivere la stessa esperienza, almeno a qualcosa sarebbe servito... se poi questo qualcuno magari ci fosse talmente grato da diventare nostro amico sarebbe il massimo... non si dice forse che "chi trova un amico trova un tesoro"?... 

Pietro Di Paolo 

(1) (1) "Psichiatria, manuale di scienze del comportamento e psichiatria clinica", H.I. Kaplan,B. J. Sadock, J. A. Grebb, Centro Scientifico Internazionale.
(2) Un "improvviso" spesso solo apparente... la maggior parte delle volte non è altro che il culmine di un cammino di crescita personale che, inconsapevolmente, abbiamo percorso e portiamo a termine.

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