Emozioni e trading - 2 | |
Eccoci
di nuovo con il nostro appuntamento sulle "emozioni"... avete fatto il
test?... Bene.
Oggi continueremo con la "tristezza", per comodità in quanto, in questo come in molti altri casi, gli opposti sono molto simili tra loro. L'esperienza emotiva di tristezza rimanda alla rappresentazione cognitiva di perdita. E' comune a tutti l'esperienza di tristezza provata quando si "perde" qualcosa: un regalo di qualcuno per noi "importante", un amico con cui si è litigato o, peggio ancora, qualcuno a noi caro che la "Grande Sorella" ha deciso di prendersi. Per restringere il campo alle operazioni di "trading", oltre alla perdita economica, la tristezza può rimandarci ad altre perdite. In particolare, come sottolineato in precedenti interventi, spesso il trading è un po' una scommessa, solitaria contro tutti, riguardo i futuri andamenti ed il ritorno o non-ritorno economico è la conferma o meno alle nostre ipotesi. Perdere quindi significa dover riconoscere di essersi sbagliati, aver perso la scommessa e quindi "essere tristi". L'emozione di "tristezza" è la più sintonica con l'esperienza di una operazione borsistica "in perdita", E' abbastanza evidente: se si guadagna si gioisce, se si perde si è tristi. Vedremo in seguito che le cose non sono proprio così semplici per le altre tre emozioni (rabbia, paura e disgusto) di cui parleremo in seguito. Come dire: chi al test ha risposto "sono triste" è sulla buona strada, sempre che l'emozione di tristezza sia meno frequente della gioia altrimenti sono dolori...significherebbe che le perdite superano i guadagni e sarebbe allora necessaria un'ulteriore analisi per scoprire le ragioni di questa ostinazione. Un'ultima considerazione: se oltre essere tristi si prova anche una prolungata diminuzione della "stima di sé" e minor fiducia nelle proprie capacità, allora significa che il trading non è solo una scommessa contro il mondo ma anche una scommessa contro sé stessi, un "cercare conferme" delle proprie capacità e questo può risultare nel tempo molto pericoloso. Quella sulla "stima di sé" è una partita che si gioca da soli, nel silenzio della notte, e non di una sola, ma di parecchie... pensare di potersela giocare in una "botta" sola di trading "giusto", credetemi, è pura follia. |
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