Introduzione al
Fib 30
a cura di Lorenzo Vercesi |
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appunti già pubblicati nel sito:
Analisi Quantitativa dei Mercati Finanziari e Trading System per il FIB-30
Si ringrazia l'Autore per la concessione dell'autorizzazione alla riproduzione
IL MERCATO E LO STRUMENTO
Descrivere il FIB-30 ed il mercato in cui lo strumento derivato e' trattato
sarebbe, da parte mia, pura presunzione. La cosa e' fatta in modo egregio, e con
dovizia di particolari, nel sito ufficiale della Borsa Italiana, in cui si
possono trovare anche molte altre utili informazioni relative al nostro mercato
azionario.
IL FIB-30 IN PRATICA
Vediamo ora di passare dalla teoria alla pratica, ovvero cosa succede quando si
opera -nel mondo reale- sul FIB-30.
Tenete presente il meccanismo dei prezzi denaro-lettera, e' ormai universalmente
usato su tutti i mercati finanziari: in pratica voi troverete SEMPRE una
controparte, ovvero la liquidita' dello strumento e' assicurata, ma i prezzi a
cui acquisterete contratti saranno SEMPRE piu' alti di quelli a cui vi verranno
venduti (nel medesimo istante, ovviamente). La differenza si chiama spread, ed
e' il guadagno che hanno gli operatori primari (market-maker), come compenso per
una continua quotazione di prezzi. Tipicamente questa differenza, sul FIB-30
ammonta (in questo momento, Giugno 98) a circa 15 tick (come valore medio).
Questo valore deve -ovviamente- essere visto come un onere per lo speculatore,
da sommare alle classiche commissioni pagate all'intermediario per ogni
operazione. Lo spread ha la tendenza ad allargarsi in funzione di due fattori:
una mancanza di liquidita', dovuta magari a determinate ore del giorno (tipica
degli ultimi 2-3 minuti di mercato), oppure quando per un motivo o per l'altro,
il mercato si muove velocemente (magari durante il rilascio di news importanti):
in questo caso l'improvviso aumento di volatilita' fa si che lo spread diventi
-in alcuni casi- enorme, magari anche 50 o piu' tick. Sul FIDEX (il futures
associato all'indice Midex), totalmente illiquido, vi sono spread anche di 150
tick, e la cosa rende piu' costoso l'uso di questo strumento rispetto i titoli
sottostanti.
DOVE SI OPERA
Per operare sul FIB-30 e' necessario aprire un conto presso una banca, oppure
una SIM abilitata alla raccolta ordini. In genere l'intermediario richiede un
deposito pari a una cinquantina di milioni o meno per permettervi di operare su
uno strumento che ne capitalizza (a tutt'oggi) circa 335.
E' meglio usare una banca od una SIM ?: ovviamente non vi e' risposta a questa
domanda: diciamo che le SIM sono piu' agili, non hanno orari rigidi come le
banche ed in genere la professionalita' e' piu' alta, mentre le banche sono
decisamente piu' solide, ovvero sicuramente piu' solvibili. Le commissioni
richieste sono -tipicamente- di 50.000 lire per operazione: ovviamente possono
variare in funzione dei volumi intermediati e dal 'potere contrattuale' del
cliente. L'operativita' avviene -solitamente- per telefono con ritardi minimi
(meno di un minuto) ed l'eseguito (per operazioni a mercato) in tempo reale.
Generalmente e' possibile l'uso di una vasta serie di ordini (stop, limit) e il
posizionamento di stop-loss. In genere gli ordini si intendono annullati, se non
eseguiti, a fine giornata, e la cosa puo' valere pure per gli stop-loss.
COME SI OPERA
Il mondo dei futures e' affollato da diverse tipologie di operatori, ma a grandi
linee si possono dividere in due: chi fa DAYTRADING e chi fa POSITION.
I primi aprono e chiudono, magari piu' volte, le loro posizioni durante la
giornata, ma -in ogni caso- chiudono la loro posizione prima della chiusura del
mercato, ovvero non sono afflitti dal rischio over-night. Cio' permette di
diminuire il rischio sopportato,a tal punto, che in genere l'intermediario
permette condizioni vantaggiose per quanto riguarda la somma versata sul conto e
l'importo delle commissioni. I secondi -invece- sopportano sempre (o spesso) il
rischio notturno e tengono -magari- la posizione per parecchi giorni o mesi.
Tenete presente che le potenzialita' di profitto (e di perdita) sono decisamente
superiori nel secondo caso, in quanto buona parte della volatilita' giornaliera
si esprime tra l'ultimo prezzo del giorno ed il primo del giorno dopo.
IL ROLL-OVER
Come spiegato nel tutorial nel sito della Borsa Italiana, il contratto vicino
del FIB-30 spira, ovvero termina di essere scambiato su quella scadenza, ogni tre
mesi (Marzo, Giugno, Settembre, Dicembre) il terzo venerdi' del mese. In genere
in quel giorno si sistemano le ultime posizioni aperte, ma in pratica alle 10:00
il contratto cessa di funzionare. Il meccanismo del roll-over, ovvero il
passaggio dal contratto prossimo a spirare verso il successivo, in realta'
inizia un paio di giorni prima ed e' conveniente, per chi fa trading di tipo
position, compiere il meccanismo il giovedi'. In questi due giorni, capita che
accadano cose un po' strane sui contratti, in quanto vengono passate partite
rotonde di FIB-30 da un contratto all'altro. Al meccanismo del roll-over vengono
imputate, in genere, un sacco di nefandezze (tipo la borsa che scende), ma in
realta' e' una semplice somma di operazioni con segno opposto, con impatto nullo
sull'intero mercato, perlomeno alla fine del processo.
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