Introduzione ai Trading Systems
a cura di Lorenzo Vercesi
 appunti già pubblicati nel sito:

Analisi Quantitativa dei Mercati Finanziari e Trading System per il FIB-30

Si ringrazia l'Autore per la concessione dell'autorizzazione alla riproduzione



Negli ultimi 10 anni, l'interesse per i sistemi meccanici di trading e' 
enormemente cresciuto, di pari passo con altri due fattori: la disponibilita' di 
computer a basso prezzo e la nascita di sofisticati software di analisi 
finanziaria. Questa disponibilita' di fattori ha permesso anche all'investitore 
privato di progettare e testare le proprie strategie di trading in un modo molto 
simile alle societa' di investimenti. Ma cosa significa fare trading usando un 
TS?: semplicemente eliminare qualsiasi tipo di soggettivita' e lasciare la 
decisione dell'azione ad un semplice (o complesso) algoritmo che decide, sulla 
base del comportamento dei prezzi (e di altri parametri) come comportarsi, in 
ogni momento, sul mercato per massimizzare i profitti.

I BENEFICI DEL TESTING

Il ciclo di vita di una strategia di trading di successo, inizia con una (o 
piu') idea e termina con il profitto. Il testing computerizzato aiuta il trader 
a verificare, con simulazioni su dati passati, la validita' dell' idea 
risparmiando due beni scarsi: tempo e denaro.


L'OTTIMIZZAZIONE DEI PARAMETRI

Ogni trading system contiene in se' regole e parametri. Se usiamo una semplice 
strategia a perforamento di media mobile, la regola e' appunto la compravendita 
in funzione del prezzo rispetto al valore della media mobile mentre il parametro 
sara' il periodo di calcolo della media mobile stessa. In prima battuta 
l'ottimizzazione ha lo scopo di adattare i parametri alle caratteristiche della 
serie storica in esame: il numero di termini di una media mobile su bar chart a 
5 minuti e', in genere, radicalmente diverso di quello su una serie storica 
settimanale. C'e' poi da notare che il mercato, la volatilita' i trend cambiano 
nel tempo e questi cambiamenti possono peggiorare la performance della nostra 
strategia. Una funzione dell'ottimizzazione dei parametri e' anche quella di 
mantenere alta la performance della strategia nel tempo adattando, al mutare 
delle condizioni, i parametri delle regole alle mutate condizioni di mercato. E' 
necessario pero' stare molto attenti, in quanto l'ottimizzazione contiene in se' 
anche il germe pernicioso dell'overfitting: in pratica il processo di 
adattamento dei parametri sui dati passati puo' essere cosi' perfetto, da 
impedire poi al sistema di 'generalizzare' ovvero di avere la capacita' di 
funzionare nel futuro. In realta' e' possibile, con un gran numero di regole e/o 
parametri riuscire ad ottimizzare sistemi che apparentemente riescono a 
guadagnare anche su serie storiche casuali create artificialmente. Si hanno cosi' 
dei sistemi che presentano risultati mirabolanti nel passato, ma che quando 
applicati su dati nuovi, freschi o reali, perdono le loro capacita' e performano 
in modo casuale, ovvero in una parola perdono quattrini. E' possibile evitare 
questo errore con un semplice accorgimento: dividere la serie storica in 
possesso in due parti, un 70% e un 30% stando attenti che tutte le varie fasi 
del mercato ( trending, laterale...) siano rappresentate da ambedue le serie 
storiche; finalmente ottimizzare i parametri sul primo 70% dei dati e poi 
validare cio' che si ottiene testando il rimanente 30% dei dati. Solo se il 
nostro trading system supera la prova dei dati nuovi si puo' considerare utile 
il processo di ricerca dei parametri ottimali, e si potra' allora ripetere 
l'ottimizzazione su tutti i dati e, con cio' che si ottiene apprestarci a fare 
trading nel mondo reale.

TIPOLOGIE DI TRADING SYSTEM

Concettualmente parlando si possono dividere i trading system automatici (non 
soggettivi) in due grosse tipologie: i sistemi ON-CLOSE e i sistemi BREAK-OUT.
I primi, on-close, operano esclusivamente alla chiusura di una bar chart, sia 
essa di qualsiasi frequenza, e di conseguenza necessitano di una attenzione al 
mercato limitata da parte dell' operatore. Se il vostro sistema usa dati 
giornalieri e opera esclusivamente in chiusura, allora voi dovrete monitorare il 
mercato solo durante l'ultimo quarto d'ora di azione dello stesso per 
controllare l'operativita' del sistema. Ovviamente l'introduzione di stop-loss a 
mercato (in cui l'operatore interviene di persona) tramuta immediatamente un 
sistema on-close in uno break-out.

In un sistema di tipo break-out, l'azione puo' avvenire in qualsiasi momento (in 
genere al perforamento di opportuni livelli di prezzi) indipendentemente dalla 
frequenza dei dati di mercato che state collezionando. Cio' e', ovviamente, 
molto piu' faticoso per l'operatore a meno di non dare ordini stop, ma in ogni 
caso ci potranno essere anche piu' di una operazione al giorno per cui la 
presenza dello speculatore e' in ogni caso necessaria.

ERRORI DA EVITARE

Qualsiasi sia il tipo si sistema che avete architettato, per usarlo nel mondo 
reale e' necessario pagare delle commissioni. Attenti che i software di analisi 
sono in genere americani, e loro (beati...) sui futures pagano le commissioni 
solo quando escono dalla posizione, a differenza nostra che in genere paghiamo 
sia per entrare che per uscire.

Al prezzo totale delle commissioni vanno poi aggiunte le commissioni occulte: 
ovvero la differenza media presente nelle quotazioni denaro lettera. Se muovete 
un piccolo numero di contratti, potrete calcolare la media esistente tra la 
quotazione best-ask e best-bid, ma in genere con sistemi che sono sempre nel 
mercato (e che negoziano un numero doppio di contratti rispetto a quelli 
effettivamente tenuti) le cose possono peggiorare.

Con i sistemi break-out le cose si complicano. Vediamo un esempio reale: il 
prezzo del FIB30 ha finalmente superato il livello di 15600, per voi un segnale 
di buy; iniziate a telefonare alla vostra SIM, dite di comprare un contratto, 
attendete ancora una decina di secondi e finalmente vi danno la conferma di aver 
comprato a 15610: vi e' andata bene, in un paio di minuti la crescita dei prezzi 
e' stata di solo 10 tick, peccato che se vi capita anche in uscita le 
commissioni reale che pagherete non sono piu' di 40.000 Lire per contratto ma, 
diciamo, di 4+10+5 tick (tenendo conto della meta' dello spread medio denero 
lettera) ovvero di 190.000 Lire. Questo fenomeno si chiama slippage, ed e' in 
genere la morte di molti sistemi di tipo break-out, a meno che la persona che 
pigia il tasto sulla work-station per comprare non siate proprio voi, ma allora 
sapete gia' tutto. Altre note negative: quando i prezzi si muovono decisamente, 
lo slippage in 1 minuto puo' essere anche di svariate decine di tick, ed in piu' 
in questi momenti si allarga anche terribilmente lo spread denaro lettera. Puo' 
anche capitare che sui dati passati il vostro trading system di tipo break-out 
performi benone, ma su prezzi inesistenti: capita quando notizie alla sera 
provocano grossi movimenti in apertura, magari il primo contratto della giornata 
viene scambiato a 15690 ma dopo pochi secondi si e' piombati a 15530. Il vostro 
TS sullo storico vendera' a 15660, ma questo e' in realta' un prezzo 
impossibile.

I sistemi di tipo on-close soffrono invece di un problema apparentemente 
irresolvibile: il prezzo di chiusura (a meno che non operiate intraday) non e' 
applicabile, come potete capire. Il rigore vorrebbe che nei sistemi con dati EOD 
o weekly il vostro sistema simuli l'operativita' il giorno dopo, ma cio' in 
genere introduce un ritardo assurdo. La tecnica classica e', ovviamente, quella 
di operare 5 o 10 minuti prima della chiusura, pero' in condizioni di scarsa 
liquidita' e ovviamente cio' introduce degli errori.

LA DISCIPLINA

Da statistiche americane, si evince che il 95% dei trader sui futures perde 
quattrini. Essendo, in pratica, i futures dei giochi a somma zero si deve 
credere che e' il restante 5% ad arricchirsi enormemente. E sembra anche che i 
pochi che riescono a guadagnare, abbiano perso in media da 50.000 a 100.000 
dollari prima di ottenere il successo.
Si crede che una buona parte di queste perdite siano da imputare ad un solo 
fattore: la mancanza di disciplina nel seguire i consigli dei vari trading 
system. La disciplina, oltre alla bonta' della strategia, sembra avere un peso 
decisivo nel conseguire il successo. In pratica basta fare daytrading per un 
paio di giorni con soldi propri per accorgersi che il trader e' come un 
guerriero sul campo che combatte una battaglia, ma il suo nemico non e' il 
mercato, e' se stesso.

TRADING SYSTEM IN VENDITA

E' abbastanza usuale, sul mercato americano (da noi meno), trovare societa' che 
vendono trading system proprietari che, secondo i venditori assicurano ottime 
performance su determinati mercati (in genere lo Standard and Poor 500). 
Ovviamente non ho nulla da dire sul fatto che sia 'vendibile' un TS, solo mi 
permetto di consigliare la massima attenzione: pur credendo nella buona fede del 
venditore, abbiamo visto che con l'ottimizzazione i risultati passati non sempre 
si riproducono nel futuro. In piu' ponetevi questa domanda: se scoprite un TS 
favoloso, che vi fa guadagnare 200.000 dollari per contratto all'anno sullo 
SP500, che fate: lo usate per 3 o 4 anni e con l'effetto leva vi portate a casa 
3 o 4 milioni di dollari e poi vi ritirate ad Acapulco, o lo vendete per 199 
dollari spedizioni comprese?.